Ciclismo d’acciaio, Cazu Cycles artigiani di qualità

Ho scoperto Cazu Cycles grazie alla segnalazione di un amico, “hei prova a guardare quei ragazzi, li trovi su Instagram, fanno bici in acciaio veramente belle”

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Intervista a Giada Specia del team Ktm Protek Dama

Abbiamo raggiunto Giada Specia, atleta Ktm Protek Dama, un team brianzolo con sede a Monticello Brianza che presente nelle gare nazionali, internazionali ed UCI World Cup di Mtb Xc.

Un avvio di stagione difficile, anzi, un non avvio di stagione dovuto al lockdown imposto per motivi sanitari in tutto il mondo. Nonostante tutto gli atleti si devono allenare e tenersi sempre pronti per un imminente (speriamo) inizio delle competizioni. Un reset, partiremo tutti nelle identiche condizioni, e chi si sarà preparato al meglio potrà dominare sugli altri avversi. A questo proposito sentiamo la rider Giada Specia.

Ciao Giada, purtroppo stiamo tutti attendendo con molta ansia l’apertura della stagione agonistica, come stai passando questo periodo di lockdown?

Ciao! Si, è un periodo duro per tutti noi atleti, ma io sinceramente sto reagendo in modo positivo, cerco di dedicare tempo alle cose che di solito trascuro un pochino e rimango serena. Non si sa quando si tornerà a correre, ma sicuramente pensarci continuamente e innervosirsi non accorcerà il tempo di attesa.

Come ti stai allenando?

Mi sto allenando sui rulli e faccio core training con gli attrezzi che ho a disposizione a casa. Cerco anche di curare la tecnica in mtb  nello spazio che ho a disposizione in giardino.

Quanto tempo passi sui rulli?

Massimo 1h30 al giorno. 

Invece nel tempo libero, quando non ti alleni?

Nel tempo libero leggo libri, guardo film, sto con la mia famiglia… cerco di fare quelle cose che quando inizieranno le gare non avrò più il tempo di fare.

Che cosa ti aspettavi da questo 2020 a livello agonistico?

Diciamo che speravo di riuscire a migliorarmi un po’ a livello internazionale. L’anno scorso con la maturità è stata un po’ dura riuscire ad allenarmi bene, quest’anno con più tempo a disposizione e la testa più libera sarebbe stato un po’ più facile.

Appena si potrà uscire che cosa ti piacerebbe fare come prima cosa?

Beh sicuramente un mega giro in mtb per i miei sentieri.

Se ti dovessero chiedere con quale gara aprire la stagione agonistica, quale ti piacerebbe fare?

Sicuramente Nalles, la mia gara preferita.

Quale suggerimento potresti dare a chi ci legge per allenarsi al meglio in quarantena?

Io consiglio di non fare ore sui rulli, è poco produttivo sia fisicamente che mentalmente. Cercare piuttosto di fare lavori specifici in tempi più brevi. Consumarsi sui rulli in questo periodo è inutile specialmente perché non sapendo quando ricominceranno le gare non si hanno degli obiettivi specifici, l’importante è mantenere la forma e magari cercare di migliorare le nostre parti più carenti (non solo sui rulli, anche con esercizi a corpo libero)

Se non facevi ciclismo, quale altro sport ti sarebbe piaciuto fare?

Diciamo che io mi sono subito innamorata di questo sport e gli altri che ho praticato non mi hanno appassionata. Probabilmente se non andassi in bici non farei altri sport, ma sicuramente andrei in palestra ed a correre per tenermi in forma.

A cosa non potresti mai rinunciare? 

Domanda difficile… se rispondessi alla bici sarei banale quindi dico: a dormire. Sono una dormigliona!😂

Ti ringrazio e grazie della chiaccherata.

Testa o gambe? Sicuramente testa.

Spesso sentiamo dire che un atleta ha un buon motore ma gli manca la “testa” oppure ancora la “testa” di un atleta può fare la differenza tra un vincente ed un vero campione.
Niente di più corretto a quanto sembra.

All’inizio della mia attività sportiva con le due ruote quando mi cimentai per la prima volta su di una faticosa salita con un approcio da perdente il mio stato mentale si trasformò concretamente in una completa disfatta. Abbandonai a metà strada.  Deluso ritornai a casa.
Il giorno dopo ci riprovai ancora, stesso percorso ma con una mentalità completamente diversa, conquistai la salita senza nessun problema nonostante la fatica del giorno precedente ed aumentai la media del giro completo.


Il nostro “stato” mentale può veramente fare la differenza tra una disfatta ed una conquista.
Il corpo, come la nostra mente si possono allenare, possiamo abituarci ad essere vincenti a non sentire dolore ed a combattere quella negatività che ci tormenta prima di una competizione. 
Per tutto questo esiste una figura sportiva molto importante: quella del Mental Coach, utilizzato da ormai un decennio anche nella Moto Gp dai top riders.
Abbiamo intervistato Natalia Caragia una mental Coach con un obiettivo: trasformare ottimi atleti in futuri campioni.

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Urban Escapes con La Classica

Urban Escapes, cavolo che bel nome, fuga dalla città, dal grigiore, dal caos, dal lavoro dal traffico. Spettacolare. In bici?

Certamente!

Woow, ma che giro faranno? Il link che mi avevano condiviso mi incuriosisce, cosi cliccando mi imbatto nel sito web del brand La Classica che conoscevo grazie al loro team fixed ed all’eleganza della loro linea di abbigliamento.

Fuga dalla città verso il cuore della Brianza. 

Brianza? incuriosito come un bambino mentre apre il suo regalo di natale cercando di scartarlo il più velocemente possibile passo direttamente al percorso e vedo con enorme piacere che il giro che faranno ripercorre proprio le strade che uso per allenarmi.

Ma è fantastico. Partenza a Cantù, il 2 Dicembre davanti al Dual Bike di via Sabatino.

Destinazione: giro della Brianza Lecchese passando per Consonno, Sirtori e Montevecchia vestita con i colori autunnali. Uno spettacolo. Sono innamorato del mio territorio ed un brand cosi importante ha deciso di fare gli stessi percorsi che deliziano le mie giornate ciclistiche.

Una veloce mail e chiedo di poter fare qualche domanda, da proporre sul mio blog magari cercando di carpire qualche consiglio su come vestirsi in questo periodo dell’anno particolarmente ostico.

Non aspetto molto e ricevo un bellissimo invito a procedere con l’intervista. Eccola.

Mi complimento per la splendida iniziativa che avete pubblicato sul vostro sito web, da cosa vi è venuta l’idea di organizzare l’ Urban Escape?

LC: L’idea di Urban Escape è nata dalla voglia di avere una giornata in mezzo alla natura, lontana dallo stress cittadino, un po’ per celebrare il weekend con gli amici e un po’ per dimostrare che anche in inverno ci si può divertire in bicicletta.

Urban Escape mi fa pensare alla classica gita fuori porta, è lo spirito giusto per affrontare questo evento o vi aspettate una partecipazione più racing?

LC: Sì, questo è esattamente lo spirito giusto. L’evento non è competitivo, è più che altro una sfida con sé stessi: ognuno può scegliere il percorso che preferisce e sul quale vuole mettersi alla prova ma per il resto è puro divertimento e magari la scusa per trovare nuovi compagni di pedalate.

Due percorsi, differenti altimetrie, praticamente un evento alla portata di tutti, c’è in particolare qualche salita che metterà a dura prova le gambe dei partecipanti?

LC: Uscire in Brianza è di per sé un bell’allenamento perché in realtà, come gli indigeni del luogo sanno, di pianura ce n’è ben poca. I due percorsi hanno in comune la salita che da Olginate porta a Consonno ed è particolarmente impegnativa e pittoresca; tra curve e controcurve è lunga circa quattro chilometri e ha una pendenza media del 9%.

Parlate di luoghi surreali ed incantati, è proprio vero visto che li percorro spesso con la mia bici, secondo voi quale è il luogo più suggestivo di tutto il percorso?

LC: Di sicuro questo è un percorso che attraversa molti scorci interessanti e forse anche poco conosciuti. Montevecchia – che fa parte del percorso lungo – è uno dei luoghi più affascinanti: la salita conquistata con così tanta fatica lascia sempre spazio a un panorama incredibile dove, nelle giornate particolarmente limpide, si riesce a scorgere persino lo skyline di Milano all’orizzonte. Di sicuro, il posto più surreale che i due percorsi hanno in comune è proprio Consonno, il paese dei balocchi abbandonato dove si respira un’atmosfera unica e si ha davvero l’impressione di fare un viaggio nel tempo.

Se penso a La Classica penso ad un ciclismo elegante fatto di paesaggi mozzafiato e lunghe salite, insomma ad un ciclismo che guarda sia alla prestazione che al semplice gesto della pedalata nel puro relax della natura, e penso proprio che questo evento incarni la vostra essenza. Cosa ne pensate?

LC: Non potremmo essere più d’accordo. LaClassica è un brand che unisce la passione, l’eleganza e lo spirito di avventura. Ci piace meravigliarci per lo spettacolo della natura, ci entusiasmiamo per i momenti che trascorriamo in sella alla nostra bici, per i percorsi che conosciamo da una vita e per quelli che ancora dovremmo scoprire, senza dimenticare la passione per le sfide e la voglia di pedalare con un abbigliamento bello e allo stesso tempo tecnico.

Calda giornata autunnale, come consigliate di vestirvi per affrontare al meglio il percorso? 

LC: Secondo noi l’abbigliamento ideale per una bella giornata autunnale è senza dubbio la nostra maglia Pro-Team a manica lunga Invernale da abbinare al gilet smanicato per affrontare al meglio le discese protetti dal vento e dal freddo.

Quale capo tecnico assolutamente da portare

LC: Guanti invernali LaClassica. Un accessorio da non dimenticare assolutamente, oltre alla voglia di pedalare in compagnia. Al resto ci pensiamo noi!

Assolutamente da non perdere questo evento, tutti i dettagli li potete trovare sul sito web LaClassica, ovviamente fatevi un giro anche sulla loro spettacolare linea di abbigliamento.

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